L’arte come scambio

Due installazioni, firmate da Bianco-Valente e Claudia Losi, si pongono come medium di riflessioni ed emozioni che, dall’individuo/artista, raggiungono la mente e l’animo dello spettatore.

Dove il passo è l’installazione firmata da Claudia Losi, in esposizione fino a fine febbraio nella bella Tenuta dello Scompiglio di Vorno, in provincia di Lucca.
Il lavoro nasce dall’esigenza di raccontare, in maniera oltremodo personale, il percorso fisico ed emozionale compiuto dalla stessa Losi, a piedi, da Piacenza fino alle colline lucchesi. Un lungo srotolarsi di eventi che prendono vita artistica nei nastri multicolori della sua opera, insieme direttrici e fili di memoria, sui quali Losi inscrive, come messaggi in una bottiglia gettata in mare, incontri, fatti, pensieri personali o altrui, registrati durante il viaggio. Ma anche sensazioni dolorose o inebrianti – su di sé e sul proprio corpo teso dalla fatica; e scoperte sul mondo naturale che la circonda e che cambia con il fluire dei giorni, con il proseguire del lungo viaggio verso sud.
L’esperienza, per lo spettatore, è insieme privata, intima, quasi fosse chiamato a essere testimone compartecipe. E collettiva, perché quello srotolarsi di fili si intesse come una trama che stringe i ricordi e le emozioni di Losi con quelli dei suoi compagni di avventura; ma anche con noi, oggi a Vorno, domani viaggiatori per caso in questo mondo fitto di reti – non solamente virtuali.

Nella seconda stanza espositiva troviamo Frequenza Fondamentale di Bianco-Valente, un’installazione che sembra rivolgersi alle corde più intime dell’essere umano. Dai percorsi terrigni, dall’inerpicarsi sui colli, dalle vedute boschive del cammino di Losi, qui lo spettatore sembra abbandonare la propria materia, il proprio corpo fisico e il peso della gravità, per cercare consonanze con l’etereo, il suono puro, la luce che, prima di essere colore, è energia.
Un’installazione che pone il visitatore al centro di un universo vuoto, nel quale può posizionarsi liberamente a seconda delle dissonanze o consonanze che si creano tra il proprio intimo respiro e questo affascinante gorgo sensoriale dal quale ci si sente inghiottitti e, nel contempo, liberati.
Due percorsi paralleli, quelli di Losi e Bianco-Valente, che hanno in comune il desiderio, proprio dell’arte, di comunicare. Dall’autore allo spettatore, da uno a molti.

La mostra continua:
SPE – Spazio Performatico ed Espositivo
Tenuta Dello Scompiglio
via di Vorno, 67 – Vorno (Lucca)

I can reach you (from one to many) – Bianco-Valente e Claudia Losi
a cura di Daria Filardo, Pietro Gaglianò e Angel Moya Garcia
fino a domenica 28 febbraio 2016
per informazioni e orari: info.ac@delloscompiglio.org