Incontri cangianti

Doppia location, presso il Museo Guidi e il Logos Hotel di Forte dei Marmi, per la mostra personale, dedicata a Rita Paola – artista del colore.

Una danza di colori, un tripudio di effervescenza e freschezza, quella che si vive nelle due sedi espositive di Forte dei Marmi: il Logos Hotel e il Museo Guidi – che condivideranno, fino a Ferragosto, il piacere di ospitare la personale di Rita Paola. Un’occasione questa per conoscere e apprezzare l’artista ma anche per godere di una visita alla casa-museo dello scultore toscano.
Nelle opere in mostra il colore è il protagonista assoluto, grazie a un’attenta tessitura di sfumature e constrasti cangianti, dove il viola si sposa al rosa intenso, il madreperla ai colori pastello dal vibrante risultato sensoriale. Riscoperta ed esaltazione della cromaticità, quindi, nei lavori di Rita Paola, esposti nella splendida cornice del Museo Guidi, da un lato, e del Logos Hotel, dall’altro – lussuoso albergo nel centro di Forte dei Marmi, che ha stretto una liaison artistico-culturale con la casa museo dello scultore.
Come scrive Ernesto D’Orsi: “Rita Paola è un’artista che si appropria originalmente del linguaggio astratto per comunicare una serie di emozioni che pare venga da molto lontano. Protagonisti sono i colori in tutta la loro drammaticità e bellezza e così intensi e talvolta materici da lasciare il fruitore sorprendentemente stupefatto: colpi di spatola taglienti come rasoi e scolature sottili di tinte pastello che scivolano via lungo la tela come nostalgie di sentimenti sbiaditi che sembra funzionino come epifanie proustiane o, meglio ancora, come intermittenza del cuore di natura Joyciana”. E aggiungeremmo noi: le pennellate taglienti si coagulano o, come sprazzi di luce, superano i confini della tela quasi a immergere lo spazio circostante nella loro caleidoscopica e cangiante varietà.
Ma tornando a D’Orsi: “Rita Paola dipinge la luce, cattura la sua dinamicità e mediante essa attraversa l’universo della materia, dello spazio per puntare verso dimensioni abitate da realtà che presuppongono altre coordinate. Nella sua opera complessiva si può individuare non solo la dimensione verticale, ma anche qualcosa di orizzontale, di più umano: è ciò, che definisco, citando Proust e Joyce, nostalgia; nostalgia rarefatta, evocata da contrappunti di colore che vorrebbero essere suoni, sinfonie, partiture di natura dodecafonica, note perdute di jazz freddo”.

La mostra continua:
MUG Museo Guidi

via Matteo Civitali, 33 – Forte dei Marmi
Logos Hotel
via Giuseppe Mazzini, 153 – Fortei dei Marmi
fino a venerdi 15 agosto
orari: presso MUG Museo Guidi, da martedì a domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 – presso Logos Hotel, tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 20.00
ingresso libero

Dipinti
a cura di Roberto Giuliani
in collaborazione con Galleria Il Collezionista, Roma