L’uomo è e sarà dominio di Natura

Officine FotograficheAll’interno della XII edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Roma, lo spazio di Officine Fotografiche ospita la personale di Francesco Minucci. Rappresentazione di una realtà binomiale in bilico tra oggi e le intuizioni sul domani.

L’uomo abita il mondo adattandosi costantemente alla Natura. Alcuni scienziati la definirebbero evoluzione, mentre noi, comuni mortali, possiamo limitarci a parlare di una mera sopravvivenza. D’altra parte, la Natura stessa riflette il medesimo istinto, come fosse uno specchio. Caparbiamente resiliente, essa ricerca in ogni istante un adattamento che contrasti l’impatto del consorzio umano.  È un globale commercio degli spazi disponibili, che si protrae con aggressioni violente, ma anche con inalterabile predestinazione, una doppia spirale che forma il DNA stesso dell’universo, dal principio del tempo all’eternità. La relazione che lega gli “animali sociali” all’ambiente è inscindibile e silenziosa. Francesco Minucci racconta attraverso le sue immagini questo rapporto muto nel trascorrere del tempo. Today-Tomorrow raccoglie sette dittici prodotti in piena autonomia alla fine di un’elaborata lavorazione che si è protratta dal 2010 al 2013. L’artista modella le immagini da regista attento, allestisce la scena nello squarcio di un paesaggio al centro del quale pone un protagonista maschile. Le sette coppie di fotografie rappresentano ognuna un viaggio nel tempo in un simil montaggio cinematografico che ritaglia e fissa due frame dall’atmosfera onirica e surreale. La messa a fuoco sta nello spazio che separa il primo scatto dal secondo di ogni dittico, l’anteriore e il posteriore, in una bianca parete sulla quale il tempo imperatore stabilisce il cambiamento. I soggetti fissano l’obbiettivo con espressione enigmatica che nella seconda foto resta celata dietro una maschera simbolica, che si sottrae allo sguardo dell’osservatore in quella che si percepisce come un’assenza, perdendosi nello spazio dal quale è avvolto o, meglio, coinvolto. La stessa alterazione la subisce lo sfondo nel quale Minucci ha predisposto, secondo un ordine preciso, gli oggetti recuperati da soffitte e magazzini. Sono tre gli elementi fondamentali di ogni foto, soggetto, oggetto, luogo, come lo stesso autore, presente all’inaugurazione, spiega con meritevole cordialità al pubblico in sala. Il sistema di rimandi costruisce una semantica politica non verbale, e perciò potente, sui temi dell’attualità compresi i cambiamenti climatici o il governo disattento di ministri mondani. Gli scatti emanano uno stile patinato che non è, però, come si potrebbe immaginare, il risultato di una selvaggia opera di post-produzione, piuttosto di un’attenzione estrema alla preparazione e poi, al momento della realizzazione avvenuta rapidamente per conservare le stesse caratteristiche luminose, di un’ambiente, quello sì, aspro e selvaggio. La maggior parte della lavorazione si è svolta nei boschi intorno a Grosseto, realizzati nella cruda luce naturale, ma anche gli interni artificiali di edifici in costruzione (Me Too) all’interno dei quali la Natura irrompe inaspettata, o le fotocopie su carta incollate a parete a formare lo sfondo di un ghiacciaio sintetico (Inverno/Estate) mantengono un carattere grezzo. Non a caso la prima opera esposta ha un titolo significativo, Inside Outside, il confine più immediato tra spazio interno e ambiente esterno, ma anche intima relazione che c’è tra l’individuo e la Natura selvaggia e inesplorata della propria anima

inside-and-outside

La mostra continua:
Officine Fotografiche Roma
via Giuseppe Libetta, 1 – Roma
orari: lunedì-venerdì ore 10.30-19.30
fino a venerdì 13 dicembre
ingresso libero
www.officinefotografiche.org

FOTOGRAFIA
Festival Internazionale di Roma
Vacatio – XII edizione
diretto da Marco Delogu
www.fotografiafestival.it

Francesco Minucci – Today-Tomorrow
a cura di Claudia Pettinari