La modernità a confronto con la classicità

galleriaborghesePresso la Galleria Borghese, un percorso straordinario che mette in continuo confronto il Barocco e l’arte del passato con la rivoluzionaria ricerca espressiva di Giacometti.

La Galleria Borghese è uno dei luoghi privilegiati dell’anima di Roma: in essa è conservato un capitale inestimabile di opere d’arte, tra sculture e quadri, che ne fanno uno dei musei più prestigiosi e importanti al mondo; la collezione di Scipione Borghese conserva una selezione di opere di artisti che spaziano dal Barocco e al Manierismo, fino ad arrivare al Neoclassicismo. Descritto in questi termini, questo storico spazio sembrerebbe quanto di più inadeguato a una mostra dedicata a quello che probabilmente è il più importante sculture del Novecento: Alberto Giacometti. L’arte di Giacometti rappresenta la quintessenza della ricerca artistica della modernità, sospesa tra la necessità irrinunciabile di una forma e la coscienza che la forma stessa è destinata a ripensarsi fino addirittura a svanire nel vuoto dello spazio. Le sculture di Giacometti appartengono a quella categoria di produzioni artistiche che sono assolutamente riconoscibili: le sagome eteree e snellissime sono la cifra irriducibilmente propria del suo stile, corpi scarnificati e abbandonati al non senso della vita, che vagano a passo lento e scivoloso nell’incertezza dell’incedere del tempo e dell’esistenza. Chiaramente, quanto di più lontano, appunto, dall’immaginario barocco del Bernini, nonché della glorificazione dell’antichità di un Canova; e tuttavia, proprio l’accostamento dei portentosi personaggi berniniani e delle bellissime figure canoviane a questi alieni sottili, per contrappasso, determinano suggestioni particolari e sensazioni inaspettate. Questa l’operazione azzeccata e avvincente che la Galleria Borghese propone al pubblico con la mostra Giacometti. La scultura, visitabile fino al prossimo 25 maggio: la tensione e il corto circuito determinati da questo inconsueto percorso è qualcosa di riuscitissimo, basti pensare allo splendido affiancamento tra l’Apollo e Dafne e una piccola statua di bronzo che sembra ripetere, in una prospettiva inedita, la torsione del corpo e la curva degli arti. Particolarmente interessante anche le opere di Giacometti ispirate alla sua attrazione per l’arte egizia, così come le opere giovanili di matrice cubista (come la Donna cucchiaio) ancora lontane dalla maturazione espressiva dello scultore. Notevole il colossale poligono ispirato alla Melancholia di Dürer, ma la sala d’ingresso è quello che merita maggiore attenzione: quattro magnifiche statue giacomettiane, ispirate a figure femminili, tre delle quali di dimensioni poderose, dove poderoso non è sinonimo di potenza barocca, come detto, ma è riferito esclusivamente alle dimensioni. Queste alte donne restano sempre a un passo dallo sparire nell’altrove, sono quasi senza spessore, ma è proprio in quel “quasi” la ricerca che caratterizza in fondo tutta l’arte moderna.

La mostra continua:
Galleria Borghese
piazzale del Museo Borghese 5 – Roma
orari: da martedì a domenica ore 9.00 – ore 19.00
ultimo ingresso alle ore 17.00
fino a domenica 25 maggio 2014
www.galleriaborghese.it

Giacometti. La scultura
a cura di Anna Coliva, Christian Klemm
progetto dell’allestimento Daniela Ferretti
progetto grafico Francesca Pavese

Catalogo
Giacometti. La scultura
di Anna Coliva, Christian Klemm
Skira editore
prezzo 35,00 Euro