Pitti si riveste d’oro

Galleria-d-Arte-ModernaDal 2 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015, il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze, fa da cornice alla straordinaria mostra I tesori della Fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa.

Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti si arricchisce di oltre cento opere d’arte disegnate da Mario e Gianmaria Buccellati e apre le porte a una affascinante e preziosa mostra sui questi protagonisti assoluti della storia dell’arte orafa.
Fino al 22 febbraio 2015 sarà, infatti, possibile ammirare i capolavori dei Buccellati padre e figlio, celeberrimi maestri orafi eredi diretti di Benvenuto Cellini e della tradizione da lui inaugurata nel Rinascimento, e apprezzarne l’evoluzione e la perfezione nello stile e nelle forme.
Gioielli, lavori di oreficeria e di argenteria sono i protagonisti della spettacolare esposizione curata da Riccardo Gennaioli in collaborazione con la Fondazione Buccellati.
La scintillante rassegna si apre con un omaggio a Mario articolato su tre tematiche principali: le opere del dopoguerra, grazie alle quali viene delineata da subito la lavorazione a nido d’ape quale caratteristica principale di casa Buccellati; l’amicizia e i gioielli realizzati per Gabriele D’Annunzio, che definì l’artista marchigiano «il Principe degli Orafi»; e il dialogo con il passato, che si traduce nella personale e riuscitissima rielaborazione di otto coppe del tesoro di Boscoreale risalenti al 79 d.C., realizzate con le tecniche dello sbalzo e del cesello senza l’ausilio, dunque, di alcuna saldatura.
La mostra, nell’ultima sala, lascia spazio ai capolavori di Gianmaria nell’ottica, però, di un costante dialogo generazionale dal quale si intravede la nascita di una portentosa tradizione familiare. Come ha affermato lo stesso Gianmaria: «Mio padre non mi ha insegnato le tecniche di lavoro, come io non le ho insegnate a mio figlio. Quello che avviene è la trasmissione del pensiero, la visione, l’esperienza lavorativa e l’assorbimento della tradizione».
Ciò che salta subito all’occhio, osservando le meravigliose opere d’arte dei Buccellati, sono l’inventiva e la cura nella progettazione, l’armonia nel disegno, l’eleganza nelle forme e la meticolosa cura di ogni più piccolo particolare. Tra tutti, ne sono testimoni lo Scrigno Mediceo di Mario e la Coppa Florentia, un omaggio di Gianmaria al capoluogo toscano, presentata qui per la prima volta.
In questa ottica, assume una rilevanza particolare la scelta della sede della mostra: è proprio nelle ricche sale del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, infatti, che il Maestro., ammirando gli ori e gli argenti medicei nel 1968, trovò quell’ispirazione che divenne punto di partenza per la sua ricerca tecnico-formale.
Una mostra dunque, che chiude il cerchio della vita artistica di un grande orafo. Un omaggio di una città a un uomo che deve molto proprio a Firenze e alla sua ricchezza evocativa. Una dimostrazione di ammirazione che, tra l’altro, si arricchisce di ulteriore significato, poiché celebra la nascita di una sala all’interno della sezione del gioiello contemporaneo del Museo, allestita con un consistente nucleo di 32 opere dei Buccellati.
I tesori della Fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa è una mostra da vedere e rivedere per lasciarsi abbagliare dallo scintillio delle pietre preziose e per ammirare la maestria di due artisti tanto grandi, da far vacillare la definizione stessa di oreficeria quale «arte minore».


La mostra continua
Museo degli argenti – Palazzo Pitti

Firenze
fino al 22 Febbraio 2015, dalle 8:15 alle 16:30
chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese, il 25 dicembre e l’1 gennaio

I tesori della Fondazione Buccellati. Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa
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