Giustapposizioni e confini convenzionali

Il Museo Carlo Bilotti di Roma ha inaugurato il 23 aprile la mostra Linee di Confine/la natura, il corpo, le città, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Visitabile fino al 21 giugno, curata da Marco Di Capua e dalla Galleria d’Arte Russo,  Linee di Confine/la natura, il corpo, le città è una mostra collettiva di diciassette artisti che attraverso fotografie, dipinti e sculture, raccontano e indagano ognuno attraverso la propria arte e la propria tecnica la natura, il corpo umano e le città di oggi. Si tratta di artisti di provenienza, età e formazione differente; il risultato è un percorso che pratica la differenza ed è capace di  contrapporre all’uniformità di un linguaggio unitario, la fertilità del confronto e della eterogeneità interpretativa ed espressiva.

Suggestivo è il racconto-ricerca che le opere generano affrontando la rappresentazione figurativa della natura, del corpo e della città: la natura contemplata, potente ed espressivo simulacro in cui eclissarsi; imponenti alberi di una realtà quasi immateriale e soprasensibile; il corpo umano protagonista del suo vivere individuale e della dimensione sociale dei luoghi; grandi volti in primo piano con occhi aperti rivolti allo spettatore, uomini-guerrieri bendati, figure umane scevre di tutto e crocifisse; la città complessa, per l’intreccio tra le sue relazioni spaziali, funzionali e sociali; grandi metropoli sature di luce e vita e palazzine, rassicuranti edifici del quotidiano.

Il confine tra natura, corpo e città, sembra però essere a volte non tanto una linea, come afferma il titolo della mostra, quanto piuttosto un muro, una barriera che limita e delimita. Gli spettatori vengono condotti attraverso un percorso ideale e immaginario che per quanto ci si impegni, fiduciosi, a seguirlo, risulta ambiguo e inadeguato a produrre un nesso narrativo tra le opere che affrontano singolarmente i tre temi. Natura, corpo e città, non sembrano normate da una sintassi comune ed è difficile leggere nelle fotografie e nei dipinti esposti un racconto unitario e finito.

L’innesto tra le opere non riesce, la giustapposizione sì; del resto i confini sono spesso stabiliti per pura convenzione.

La mostra continua:
Museo Carlo Bilotti – Arancieria di Villa Borghese
Vila Fiorello La Guardia 6 – Roma
dal 23 aprile al 21 giugno 2015
tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00

Linee di Confine/la natura, il corpo, le città
opere di Angelo Bucarelli, Roberta Coni, Adelaide Di Nunzio, Manuel Felisi, Giovanni Frangi, Massimo Giannoni, Thomas Gillespie, Christian Leperino, Sandro Maddalena, Giorgio Ortona, Tommaso Ottieri, Alice Pavesi, Marco Petrus, Paolo Picozza, Bernardo Siciliano, Stefania Fabrizi, Pete Wheeler