Costruire per Cuba

Martedì 6 Novembre presso la Casa dell’Architettura di Roma, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consegnato il Premio De Sica a tre architetti italiani, Vittorio Garatti, Roberto Gottardi e Ricardo Porro, per la progettazione delle Scuole Nazionali d’Arte a Cuba.

I tre eccellenti, sono anche protagonisti del film documentario Un Sueño a mitad di Francesco Apolloni.

Le scuole nazionali d’arte di Cuba furono progettate e realizzate negli anni ’60 da tre architetti italiani, su iniziativa di Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara. Artefici di queste straordinarie opere architettoniche furono Vittorio Garatti, Roberto Gottardi e Ricardo Porro. Nel 1965 le risorse destinate ai progetti si esaurirono, i lavori furono interrotti e le scuole rimasero incompiute e dimenticate per qualche decennio. Nel 2000 il governo cubano decise che le scuole dovevano essere terminate e Fidel Castro chiamò nuovamente i tre architetti a L’Avana per completare il loro lavoro e gli artisti fecero ritorno a Cuba, senza percepire alcun compenso, finanziando invece il progetto con le loro risorse economiche. Oggi le scuole d’arte fanno parte del World Monument Fund che comprende i cento monumenti da salvare nel mondo e sono riconosciute come patrimonio dell’Unesco, quali esempi di manufatti di immenso valore storico e architettonico.

La storia di quest’avventura artistica e umana rivive nel volume Cuba. Scuole nazionali d’arte che accompagna il lettore, attraverso una ricca documentazione fotografica, alla scoperta delle scuole nazionali d’arte de L’Avana. Al libro si accompagna un film documentario, Un Sueño a Mitad di Francesco Apolloni. Il giovane regista dichiara in un’intervista: «Andai a Cuba in occasione di un Festival dove venne selezionato un mio film. L’Avana mi si presentò come qualcosa di già conosciuto prima: quei meravigliosi palazzi barocchi, quelle case coloniali fatiscenti mi ricordavano alcune città della Sicilia come Palermo, e gli stessi cubani con la loro simpatia, umanità e arte di arrangiarsi mi fecero pensare ai romani o ai napoletani. Un giorno incontrai un vecchio architetto italiano che da quarant’anni viveva lì e m’innamorai di lui, della sua umanità e della sua meravigliosa storia! Era Roberto Gottardi, che mi raccontò delle Scuole d’Arte e di com’erano state progettate e costruite, subito dopo la rivoluzione cubana, da lui e da altri due architetti: Ricardo Porro e Vittorio Garatti. Gottardi il giorno dopo ci accompagnò a visitare le Scuole e anche se solo due su cinque erano state terminate, tutti noi rimanemmo impressionati nel vedere quali stupefacenti meraviglie architettoniche avessero realizzato quei tre giovani. Rimasi affascinato da quella storia, avvenuta in un periodo unico e irripetibile, rimasi contagiato dalla passione con cui Gottardi mi parlava delle scuole, della rivoluzione cubana, e soprattutto della sua ostinazione di vederle terminate, di veder finito quel sogno nato quarant’anni prima. Iniziai cosi a maturare dentro di me l’idea di raccontare questa straordinaria storia e farla conosce a un pubblico molto più vasto».

L’evento ha avuto luogo:
Casa dell’Architettura di Roma
piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma
martedì 6 Novembre, ore 19.00
 
Premio De Sica agli architetti di Un Sueño a mitad
in collaborazione con
associazione Arci, Organizza Cuba, Scuole Nazionali d’Arte Un sueño a mitad