Dentro lo schermo

teatro-filodrammatici-milanoIl Teatro Filodrammatici di Milano accoglie, all’interno dei suoi spazi, un percorso espositivo dedicato alle opere di Marinella Pirelli. Pulsar, visitabile dal 21 al 25 maggio, ospita i lavori realizzati dall’artista tra la seconda metà degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta.

Ciò che colpisce immediatamente è la scelta di un teatro come luogo per questo itinerario espressivo. Basta, però, leggere alcuni cenni biografici per capire che, in fondo, la mostra non avrebbe potuto svolgersi altrove. La dimensione scenica, infatti, in tutte le sue sfaccettature, ha da sempre accompagnato la vita dell’artista, nel lavoro come nel pensiero. Marinella Pirelli è stata costumista, scenografa e attrice per la compagnia Il Carrozzone di Fantasio Piccoli e la riflessione sul cinema sperimentale ha avuto il potere d’ispirare gran parte della sua carriera artistica. Tra tutte le sue creazioni, è Film Ambiente ad aver maggiormente risentito dello studio accurato che la donna ha condotto sulla luce, sul movimento e sul ruolo della tecnologia nell’opera d’arte.
Non è un caso, quindi, se quest’installazione è ricopre un ruolo da protagonista nell’esposizione milanese. Film Ambiente, affiancata a Pulsar – proiezioni di scie luminose – e Meteore – dispostivi ottici che producono una sequenza di figure astrali in movimento – riesce a conquistare l’attenzione degli spettatori. Un fascio di luce, misterioso e colorato, illumina la platea del teatro. Il pubblico, dopo qualche minuto di smarrimento, si decide a salire sul palco per attraversarlo. Bastano pochi istanti per intuire che quell’opera d’arte non potrà essere osservata a distanza: per comprenderne il significato, questa volta, bisognerà attraversarla. I lavori di Marinella Pirelli, d’altronde, riescono a conciliare l’astratto e il concreto, due dimensioni che, per definizione, sarebbero opposte. Tanto immateriale, vago e immaginifico è l’oggetto raffigurato; tanto tangibile, materiale e corporea è la forma che utilizzata per rappresentarlo.
Film Ambiente si presenta proprio così: è un concetto da oltrepassare fisicamente, una barriera da superare. Camminando in questa struttura composta di schermi appesi e fluttuanti, realizzati con materiale sintetico, si ha come l’impressione di trovarsi all’interno di uno schermo e di poterne quasi esplorare la composizione. L’arte relazionale mostra qui tutta la sua forza dinamica: ognuno s’impregna di luce e diventa, così, parte integrante dell’opera.
Quello riprodotto da Marinella Pirelli è uno spazio filmico, dove all’azione precostituita del film corrisponde l’estraniazione dello spettatore che, improvvisamente, è assorbito da una dimensione spazio-temporale che non riconosce come sua. Questo processo assomiglia a quello di partecipazione diacronica che ogni attore deve compiere con il testo che si trova a interpretare. La riflessione dell’artista mostrare quanto schermo e film siano due parti complementari e indissolubili del cinema.
Sul placo va in scena la realizzazione del sogno che tutti, da piccoli, abbiamo provato: quante volte, guardando la televisione, ci è capitato di chiederci come sarebbe stato attraversarne lo schermo?

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La mostra continua:
Teatro Filodrammatici
via Filodrammatici 1, Milano
orari: dal martedì al sabato, ore 16.00 – 21.00
www.pulsarproject.it

Pulsar
opere di Marinella Pirelli
a cura di Roberto Borghi
fino a sabato 25 maggio