Oltre la carne

Sicuramente d’impatto, e assolutamente autobiografica, è la mostra di Abel Azcona, che dal 16 novembre al 17 marzo 2016 è allestita presso la galleria Rossmut a Roma, nel quartiere San Lorenzo.

Qualche decina di scatti per lo più in bianco e nero ritraggono Abel Azcona, giovane artista dal passato intenso e controverso, e hanno come minimo comune denominatore il nudo. L’arte di fermare l’immagine su quel corpo straziato e umiliato costituisce il punto di partenza per alleviare una profonda frustrazione che deriva da una situazione personale compromessa. Azcona mira a ricercare un’empatia con la madre prostituta e tenta di instaurare con lei un legame di vicinanza emotiva per raggiungere una catarsi liberatoria, ben consapevole della diffiicoltà di tale raggiungimento.

L’arte diviene il modo per scovare i fantasmi, per farli uscire dall’interiorità logorante e per convivere con quel sentimento di abbandono che continua a segnare la sua esistenza. Avvicinarsi al mondo del peccaminoso significa riallacciare un sottilissimo filo di Arianna che conduce nell’utero materno e che lo bolla con un marchio di fabbrica. Las Horas, ovvero il titolo della mostra, infatti, indica le ore di incontri che l’artista ha trascorso con i clienti in un albergo di Madrid tra il 28 e il 29 marzo 2015, il cui ricavato è andato al reinserimento di giovani prostituti nella società madrilena. L’arte contemporanea quindi non solo come arte fine a se stessa, pura espressione, ma anche come critica sociale e politica.
Gli scatti immortalano Azcona nella stanza prima e dopo ogni visita e costituiscono la materia che unisce l’animale all’umano, la debolezza dell’esistenza allo slancio ultrasensoriale. Non si ha però la sensazione di un continuum di tempo e spazio, di un rapporto tra i soggetti-oggetti rappresentati: le foto più che costruire una storia sembrano decostruirla e decomporla in molteplici segmenti, nei quali lo spettatore impreparato potrebbe perdersi. In questo, non aiuta i fruitori la parte didascalica interamente in spagnolo e talvolta complessa anche a livello concettuale. In una Roma che osa, la mostra indica però spunti di riflessione sempre attuali da approfondire senza imbarazzo alcuno.

La mostra continua:
Galleria Rossmut
Via dei Reti 29 – Roma

Abel Azcona
Las Horas
performance e mostra a cura di Diego Sileo
dal 16 novembre 2015 al 17 marzo 2016
Orari: dal martedì al venerdì 16-20; la mattina e il sabato su appuntamento.