Come l’immagine elettronica sposa la pittura

Bill Viola, maestro di fama internazionale della video-arte contemporanea, è in mostra a Firenze con Rinascimento Elettronico, lavoro che  rivisita, attraverso l’immagine elettronica, opere pittoriche  rinascimentali.

Bill Viola, si comprende, è di origine italiana e non è nuovo alla città di Firenze, dove ha lavorato negli anni 70 in un centro di produzione e documentazione del video, e ha collaborato con la famiglia Ferragamo.
«Sono davvero felice di recuperare le mie radici italiane e di avere l’occasione di ripagare il mio debito con la città di Firenze attraverso le mie opere», ha dichiarato l’artista. «Dopo aver vissuto e lavorato a Firenze negli anni Settanta, non avrei mai immaginato di avere l’onore di realizzare una così grande mostra in un’istituzione importante come Palazzo Strozzi».
Questa sua personale comprende opere di sperimentazione dai primordi dell’arte video, negli anni 70, tra le quali The reflecting pool – una sovrapposizione di immagini in movimento, che allora destarono molta sorpresa, spingendo la curiosità della ricerca artistica del nuovo medium – fino ai lavori recenti.

Si entra in una stanza al buio, che potrebbe sembrare naturale per una proiezione video, ma la distanza tra filmato e spettatore è limitata, piuttosto ravvicinata. Qui uno schermo gigante proietta l’immagine di un uomo che cammina, ripreso da lontano, e che man mano si avvicina per finire avvolto da fiamme, dapprima piccole, ma che si trasformano in un gigantesco falò. Il crepitio del rogo è quasi assordante, avvolgente. Lo spettatore rimane anche un po’ spiazzato, da questa forza della natura che completa il suo percorso, lasciando il vuoto – il nulla. Tutto distrutto, anche l’uomo è scomparso dentro le fiamme.
Le associazioni di idee che possono nascere si spingono in diverse direzioni: senz’altro si comprende la potenza di una forza primordiale quale è il fuoco, con la sua energia distruttrice ma anche purificatrice. Inoltre, vedere (o credere di farlo) un essere umano che scompare tra le fiamme rimanda inevitabilmente alle donne considerate, in passato, streghe e che come tali, insieme agli eretici, erano arse vive. Le donne, in particolare, ree di non essere ligie al dovere religioso, ieri come oggi – in tempi in cui il Califfato Islamico fa rimbalzare su tutti i canali di comunicazione immagini abominevoli.

La mostra ospita anche pitture originali del 1400, tra le quali La visitazione del Pontormo, che Bill Viola riproduce in video, dandogli vita e usando persone che, in un contesto uguale ai dipinti, si muovono per riprodurre l’azione ferma sulle tavole da quasi 600 anni. Chissà come Viola avrà immaginato l’artista rinascimentale al cospetto della propria opera, e se si sarà chiesto a cosa si sia ispirato quando dipingeva sei secoli fa.
Una tra le peculiarità dei video girati dall’artista è la lentezza. Movimenti lentissimi, che si assaporano nel silenzio delle sale, talvolta immerse nel suono degli elementi utilizzati per i video – quali acqua e fuoco – che costringono il visitatore a rallentare anche la propria vita, almeno per il tempo della fruizione. Imporre dei tempi di fruizione molto lunghi, con video che toccano i 34 minuti e che ripetono le stesse azioni  fino all’epilogo contenente il momento clou, può considerarsi una sfida alla nostra vita moderna, sempre più frenetica.
Alla fine del percorso, lo spettatore che sarà stato paziente e avrà osservato tutte le video-opere, uscirà calmo e sereno, come da un’oasi di pace. Un elogio alla lentezza che dà respiro alla vita.

La mostra continua:
Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi – Firenze
fino a domenica 23 luglio
Tutti i giorni inclusi i festivi 10.00-20.00, giovedì 10.00-23.00

Bill Viola. Rinascimento elettronico
a cura di Arturo Galansino e Kira Perov