Tele urbane in Sicilia visitabili on-line grazie a Google

Giardini Naxos diventa un museo a cielo aperto, i suoi muri trasudano di nuova arte contemporanea.

Muri, sono solo muri. Per Emergence sono tele urbane, diventano arte sotto il cielo e lo sguardo di tutti. Muri che aspettano colori, forme, materia, creatività allo stato puro. La Sicilia è già così ricca di arte e monumenti che tutto ciò che li circonda sembra quasi non contare, diventa fatiscente, si sgretola. Il contesto dei tesori dell’arte è troppo spesso trascurato, eppure c’è chi lo vive, c’è chi lo visita, è sotto gli occhi dei cittadini e dei turisti del mondo. Rimane tutto com’è, finché non si arriva ad uno “stato di emergenza”.

Succede a Giardini Naxos: artisti italiani e provenienti da altri paesi scendono sulle strade, gli spazi anonimi della città diventano prima opere murali e poi marker di una google map. Succede con l’ Emergence Festival che accoglie nell’isola, dal 12 settembre al 14 ottobre, otto artisti, i quali contribuiranno ad ampliare una galleria all’aperto visitabile on e off line.
Il progetto curato da Giuseppe Stagnitta è un museo senza pareti, inserito all’interno della piattaforma dell’Istituto di Cultura di Google che offre grazie alla tecnologia in Street View la possibilità di visualizzare le opere urbane a distanza attraverso computer, tablet e cellulari.

Ligama è il primo artista di questa nuova edizione, ha già completato la sua opera, il suo muro è un gioco percettivo e contemporaneo, ogni colore prende il posto di un pixel, il carattere della sua arte ha un’anima digitale, lo stile pittorico sembra virtuale ma è fatto di materia, di colori, di contrasti tra ciò che esiste e ciò che lui aggiunge, senza filtri invita ad osservare da vicino e da lontano i dettagli della sua espressione con lo zoom dei nostri occhi.
Google ha aggiunto un marker, il muro di Ligama si chiama Liberatutti ed è fisicamente in via delle Rimembranze a Giardini Naxos, visitabile online al presente link.

Il museo reale e virtuale di Giardini Naxos è in evoluzione, dal 14 al 17 settembre il muro di fronte alle Poste sarà nelle mani di Gue, l’artista dello spazio flessibile che fa dialogare l’architettura con l’ambiente. Dal 15 al 24 settembre saranno all’opera i due greci di Blaqk, cioè Greg Papagrigoriou e Chris Tzaferos, entrambi graphic designer che vivono e lavorano ad Atene, i quali, rigorosamente geometrici, adattano le loro creazioni alla location che le accoglie.

Dal 28 al 30 settembre dagli USA atterrerà in Sicilia Momo, il talento della streetart che lavorerà su via delle Rimembranze e che ha firmato muri enormi: il New York DOT gli ha commissionato un ponte tra Brooklyn e Manhattan lungo 200 piedi (circa 60 metri), a Boston ha creato un’opera per la John Hancock Tower di 250 piedi (circa 76 metri), un’altra di pari dimensioni l’ha graffiata al centro di Philadelphia, con l’Art Production Fund a Manhattan ha realizzato una doppia facciata in vinile, ad agosto ha inaugurato il Mima di Bruxelles, i cinque piani del primo museo europeo per gli street artist con Maya Hayuk, il duo artistico FAILE e la newyorkese Swoon.

Dall’1 al 7 ottobre MoneyLess lascerà il segno della sua essenzialità nella piazza Kalkis. Nella zona del porto dal 3 al 10 ottobre ci sarà Nespoon, l’artista polacca dei pizzi sui muri, originaria di Varsavia, che bussa ai paesi in cui viaggia e trama merletti sulle loro pareti con una logica ipercontemporanea.
Chiude il Festival dal 4 al 12 ottobre in via Calcide Eubea l’italiano di fama internazionale Massimo Paganini; è sua la Balena d’argilla della Val di Zena, lunga 11 metri, plasmata con 40 persone per approfondire, tutti insieme, la conoscenza del patrimonio geologico e paleontologico; sono suoi anche i Totem di Gorgognano fatti di 120 mattonelle in terra cotta realizzati con 80 bambini, 10 adulti e 8 anziani in un luogo abbandonato dalla seconda Guerra Mondiale; sua è pure l’idea della firma collettiva appesa sulle querce di un parco naturale con 130 Formelle, suggelli di creta rifiniti dai cittadini del luogo che in modo naturale hanno siglato così la loro appartenenza ad un territorio.

In Sicilia grazie all’Emergence Festival nuovi spazi parleranno un linguaggio contemporaneo. Templi, teatri, cattedrali vantano secoli di interesse artistico, religioso e culturale per la Sicilia, tutt’oggi attirano turisti, la terra accogliente è di tutti e di nessuno; è quella staccata dallo stivale, quella in cui sono vissute numerose civiltà, su di lei hanno scolpito la loro indelebile arte arabi e greci, svevi e normanni. Ma non si può vivere e campare solo sulle spalle dell’arte del passato, dimenticandosi di essere protagonisti dell’hic et nunc. Nei contesti liberi e in quelli in cui tutti gli altri hanno lasciato il vuoto o il degrado, l’arte continua a trovare opportunità d’espressione.

Arrivano impronte contemporanee, in Sicilia soffiano venti di novità, ed è curioso come gli artisti si lascino sedurre dalla sua natura interculturale. L’arte locale si interseca con quella globale. E nel 2016 ciò che è reale diventa digitale, l’arte dei giorni nostri non può rimanere tra gli scorci dell’isola, finalmente esistono nuove forme di fruizione che oltrepassano i confini dello spazio fisico, quindi i muri grazie allo sharing diventano visitabili virtualmente: per vedere ogni tela urbana si può volare verso la Sicilia o cliccare sul sito www.emergencefestival.com.

Il Festival si tiene dal 12 settembre al 10 ottobre 2016
a Giardini Naxos (ME)

EMERGENCE FESTIVAL
Salvo Ligama (Italia) – via delle Rimembranze (opera già realizzata);
Gue (Italia), facciata di fronte alle Poste 14/17 settembre;
Blaqk (Grecia), Porto di Giardini Naxos 15/24 settembre;
Momo (USA), via delle Rimembranze 28/30 settembre;
MoneyLess (Italia), piazza Kalkis 1/7 ottobre;
Nespoon (Polonia), facciata palazzo zona porto 3/10 ottobre;
Massimo Paganini (Italia), via Calcide Eubea 4/12 ottobre.