Come la disegneresti Catania?

Cronache di Etna Comics 2012 (la fortunata manifestazione internazionale di fumetto, cinema d’animazione, gioco e videogioco) che, alla sua seconda edizione, si presenta già come una delle più belle fiere di settore.

Cammini per strada e ti sembra di stare su Sunset Boulevard a Los Angeles. Invece sei a Catania e al centro fieristico Le Ciminiere ci vai a piedi perché alloggi in un grazioso bed & brekfast vicino alla manifestazione, vicino al centro storico, vicino all’anima della città.
Cammini e ti senti bene. Forse sarà merito dell’aria che si respira, del clima dannatamente californiano o del profumo che ammalia dalle pasticcerie.

Ci aspettano tre giorni di incontri ed eventi legati al mondo del fumetto e dell’animazione. Non conosciamo il pubblico locale, non c’eravamo l’anno scorso e anche se può sembrare un luogo comune, la diffusione di questo genere di entertainment in Sicilia è pressoché pionieristica. Cosa piace ai ragazzi di qui? A cosa sono interessati? Cosa li diverte e li coinvolge?
Il mio compare mi snocciola una serie di nomi che gli ha elencato una dello staff: Tito Faraci, (Diabolik, Disney, Bonelli) Emanuela Lupacchino (Marvel, DC), Andrea Mutti (Ghost, Remind, Hellblazer), Barbara Canepa (W.I.T.C.H., Monster Allergy, SkyDoll), Mauro Ferrero (Winnegans Fake), David Lloyd (V per Vendetta), Corrado Mastantuono (Disney, Bonelli), Maurizio Rosenzweig (L’amore colpevole, Zigo Stella), Phil Foglio (Magic The Gathering). Un parterre di tutto rispetto, se si contano anche gli editori presenti, come Panini, Yamato, Edizioni Bd, Hazard, Tunué, 001 e se si considera anche la presenza di molte altre case editrici che hanno affidato il loro marchio a rivenditori locali.

La fiera si sviluppa su tre piani e questa struttura ha subito un effetto psichedelico dettato dal fatto che puoi tecnicamente seguire una sessione di autografi, spostarti verso una consolle videoludica e presenziare in un area Vocaloid nel Japan Center. Il tutto nello stesso edificio. Ai miei occhi ecco 100 punti strategia acquistati dall’organizzazione di Etna Comics in una manciata di secondi. Great Job!

Il pubblico siciliano è eclettico e ha fame di conferenze, eventi, situazioni d’incontro con gli autori della nona arte e non solo. Girano le pubblicazioni, ingraniamo subito la marcia e sfoderiamo i nostri titoli migliori per vedere se sono apprezzati. Sento raccontare Diablok da Tito Faraci e vedo il pubblico entusiasta. Assisto a una conferenza sul doppiaggio con personaggi del calibro di Monica Ward e Roberto Morville e la fiera internazionale di Catania diventa ancora più internazionale quando in cartellone compaiono i nomi di Miki Tori e Tamaki Saito, rispettivamente un super esperto di manga e uno psichiatra. Esatto. Uno psichiatra giapponese che racconta ai ragazzi cosa significa essere hikikomori oggi e le mille sfumature della parola otaku. Seduto in mezzo al pubblico assisto a come per una volta la cultura pop si sposa con la scienza senza essere catalogata come hobby. Lezioni teoriche per chi vuole capire qualcosa di più.

Da ogni parte si respira l’odore della carta, soprattutto all’area comics. Soprattutto all’area firme, passando per una mostra dedicata al numero di Topolino su Bum “Tex” Willer realizzato da Corrado Mastantuono. Artisti che disegnano tavole per la manifestazioni, autori che firmano copie e realizzano piccoli schizzi. Mauro Ferrero dispensa consigli a giovani illustratori in erba, Maurizio Rosenzweig disegna una donna formosa con i capelli rossi sul fondo giallo della sua tela. Emozionante per me che conosco queste canaglie del fumetto da tempo, figuriamoci per le nuove leve.

Già, le nuove leve. Qui, tra l’Accademia di Belle Arti di Catania e la Scuola del Fumetto di Palermo ci sono grandi talenti. Abili nella tecnica, dannatamente bravi e ricchi di fantasia sono questi ragazzi tutti concentrati per migliorare e desiderosi di carpire i segreti dei maestri. Quindi si informano, partecipano, disegnano, disegnano, disegnano sempre di più.
Per quella volta all’anno, per quel momento che è Etna Comics, hanno la possibilità di avere tutti riuniti i personaggi già citati sopra o di potersi confrontare con super star locali come il bravissimo Lelio Bonaccorso autore insieme al trapanese Marco Rizzo del volume su Peppino Impastato.

Nel frattempo, tutti comprano comics e manga, al Japan Center si opta per un maid o un butler café Tokyo style e al piano di sopra si gioca a Tekken. Ogni tanto passa qualcuno che ti sembra di conoscere, perché l’hai visto al cinema o in un fumetto, e non è strano perché questo è il cosplay, bellezza e non un carnevale. Non può mancare il cosplay in una situazione del genere. Un galà di personaggi interpretati dai fan che si costruiscono maschere e costumi, che si truccano e si atteggiano proprio come i loro eroi, secondo un processo quasi stanislavskiano che rende questa sfilata qualcosa di profondamente peculiare.

Poi, alla sera Cristina D’Avena fa il sold out da vera rock star. E la città è in festa.

Il sottotitolo di Etna Comics 2012 è stato L’Isola che non c’era. Un messaggio eccezionale, gente. Perché se prima l’isola non c’era ora c’è e da qui in avanti può solo diventare sempre più importante nel panorama del fumetto e dell’ entertainment. Imponente come u Liotru (l’elefante), simbolo della città o l’Etna, vulcanico protagonista della zona.

L’evento si è svolto:
Centro fieristico Le Ciminiere

Piazzale Asia, snc – Catania

Etna Comics 2012
2° festival internazionale del fumetto, del cinema d’animazione, del gioco e del videogioco.
direttore generale Antonio Mannino
aperto da venerdì 14 a domenica 16 settembre 2012
http://www.etnacomics.com/

Le mostre:
Paolo Cossi – Tratti dal vero
Sergio Bonelli – Guido Nolitta
Jidaigeki – I manifesti originali della Toei
Alfredo Castelli – 30, 70, 100 anni per Martin Mystère