Il caleidoscopio di Ran

Una bambina distratta e pasticciona e la sua strampalata famiglia si preparano a invadere le fumetterie: il 2 novembre esce Il mondo di Ran, il nuovo manga JPOP a base di meraviglia, risate e… bacchette magiche. Anteprima a Lucca Comics & Games 2012.

Avete presente la sensazione che si prova guardando in un caleidoscopio? Lo smarrimento e la meraviglia che accompagnano ogni minimo scatto, ogni ridisposizione del colore? Un attimo state guardando un banalissimo paio di scarpe da ginnastica; quello dopo ZAC, vedete un oggetto capace di donare immensi poteri a chi lo indossa. Un istante state ridendo di fronte alle marachelle di una bambina, quello dopo ZAC, vi ritrovate a fissare imbambolati la donna più splendida che abbiate mai visto. Vi illudete di avere fra le mani un manga sulla magia, e alla fine ZAC, scoprite che tutti quegli incantesimi non erano che un espediente per raccontarvi la vita quotidiana.

Tutto questo è Il mondo di Ran, il nuovo titolo che la JPOP proporrà in anteprima a Lucca 2012.

A una prima occhiata, è facile intravedere somiglianze con Ransie la strega e i cartoni animati anni ’80 come Creamy o Magica Emi. La trama ruota intorno a una famiglia magica bizzarra e disfunzionale, gli Uruma, in cui nessuno – a partire dalla madre, strega troppo potente per occuparsi delle faccende domestiche e costantemente impegnata a salvaguardare l’ordine dell’universo – sembra avere abbastanza tempo da dedicare alla piccola Ran. Il padre, burbero e silenzioso, è fuori casa tutto il giorno; il fratello mannaro, Jin, difficilmente riesce a tenere a bada quell’esplosione di energia che è la sua sorellina. Come se non bastassero il carattere peperino e la sbadataggine, Ran dispone anche di poteri magici sproporzionati per la sua età – fra cui, appunto, le scarpe che le permettono di trasformarsi in adulta e infiltrarsi in un mondo che le sarebbe altrimenti proibito.

Qui cominciano e qui finiscono le somiglianze con i cosiddetti majocco; bastano poche pagine di narrazione, infatti, per rendersi conto che l’autrice, Irie Aki, non aveva in mente né gli shoujo (i manga dedicati a un pubblico femminile) né un pubblico adolescenziale. Più che una ragazzina innamorata, Ran è uno “spirito libero” che tenta con tutte le forze di non lasciarsi imbrigliare nelle regole di una società che non capisce. Le sue avventure prevedono piuttosto una serie di sberleffi al mondo degli adulti – sberleffi che non escludono momenti commoventi e intrisi di poesia.

Più che di “divisione in capitoli”, si può parlare di “episodi” più o meno collegati temporalmente. Come i frammenti di vetri in un caleidoscopio, ciascuno concorre a formare un mosaico che cambia di volta in volta, a seconda – soprattutto – di chi guarda. E se, da un lato, Ran ricorda la spensierata Valentina Melaverde, dall’altro non mancano i personaggi maschili carismatici, come il fratello Jin, posato e iperprotettivo, o il ricco e sfacciato Otaro, che per la nostra Ran si prende una bella cotta.

Voluttuoso è anche il disegno – tanto che, di fronte a certe scene, sembra quasi di guardare delle illustrazioni a colori invece di semplici vignette in bianco e nero. Irie Aki tratteggia ogni personaggio, ogni sfondo e ogni dettaglio con precisione, per poi applicarvi una straordinaria varietà di retini (in questo senso si può parlare di “colori”; il manga non è un semplice bianco e nero, bensì sfrutta tutte le tonalità e combinazioni intermedie). Se aggiungiamo le inquadrature anomale, la prospettiva ribaltata di certe pagine, l’impressione sarà proprio quella di calarsi in un mondo alternativo. O di guardare in un caleidoscopio.

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IL MONDO DI RAN
di Irie Aki
traduzione: Stefania Da Pont
adattamento testi: Verena Leonardini
adattamento grafico: Bianca Pistillo
Pagine: 216
Prezzo: 6,50
Editore: J-POP
In libreria: dal 2 novembre 2012