Il tempo come memoria ritrovata

A PerformAzioni 2018, fino al 5 giugno, sarà possibile vedere l’installazione artistica di Luana Filippi che rielabora le immagini de Il Sogno della Sposa.

C’era una volta Il Sogno della Sposa, un video che Instabili Vaganti girarono alcuni anni fa e che fu il primo tassello per la performance Il Rito, andata in scena sempre al LAB Oratorio San Filippo Neri di Bologna lo scorso 30 maggio.
Luana Filippi, artista visiva che segue da anni la Compagnia in questo in progress, all’interno di PerformAzioni 2018, ha deciso di rielaborare quelle immagini, le prime di un lungo percorso che si è snodato tra Paesi e culture molto distanti tra loro, unendole a una propria visione dell’arte, intessuta di artigianalità e creazione personale.

1La Filippi inserisce dei fermo-immagine, cristallizzando la continuità del video (che è propria anche della vita), e sospendendo il discorso sotteso, ossia quello del vissuto e della memoria del vissuto stesso, che è alla base del progetto di Instabili Vaganti. Le foto, come vecchie stampe di un tempo sospeso tra la riproducibilità dell’arte dovuta alle nuove tecnologie e l’unicità dell’oggetto pre-società dei consumi di massa, ha la squisita poeticità di un quadro fiammingo, cullato tra le braccia di un arazzo insieme consunto e vissuto.
La scelta dell’artista di cucire con le proprie mani, uno a uno, i fiori di carta che compongono, insieme al riso (elemento simbolico proprio anche de Il Rito), riporta il fare arte al concetto stesso del fare: il tempo che la Filippi utilizza per il lavoro manuale è espressione pratica e simbolica di quel tempo che è passato dal primo video alla sua attuale rielaborazione, così da dare un’interpretazione ermeneutica del semplice atto che si formalizza e assume un significato che va ben oltre il prodotto artistico.

L’installazione è visitabile:
LAB Oratorio San Filippo Neri
via Manzoni, 5 – Bologna
fino a martedì 5 giugno

Luana Filippi presenta:
Il Sogno della Sposa