Fuoco e ghiaccio

A Castello Pasquini, nel corso di Inequilibrio, Festival di teatro e danza alla sua XXII edizione, c’è anche spazio per una mostra interdisciplinare dedicata a Robert Lepage.

Forma e contenuto: è dal loro specchiarsi e riflettersi che nasce l’arte che, verso la metà dell’Ottocento, ha partorito la contemporaneità. In una torrida giornata sulla Costa degli Etruschi, quale piacere immergersi negli scenari freddi del Québec ritratti da Marzio Villa per raccontare l’universo poetico, estetico ma anche etico, in cui vive e lavora Robert Lepage, il maestro canadese della multidisciplinarietà.

E se il dialogo tra discipline è proprio del soggetto indagato ha ancora più senso scoprire i volti e i luoghi che hanno ispirato tanti testi teatrali del québécois avvolti dalle musiche etniche rielaborate ed eseguite da Virginie Bujold-Paré o ipnotizzati dalla videoinstallazione, che tesse l’immaginario di Lepage intorno ai sensi dello spettatore.

Mentre al di fuori del Castello Pasquini scorre la frenetica vita marina dei toscani e dei milanesi in vacanza, alle prese con un sole che brucia la pelle e offusca l’orizzonte in nuvole di calura, si respira una pace bianca, cristallizzata, in una piccola stanza dello stesso Castello, dove le immagini di un Québec sospeso nel tempo – bidimensionale e, per questo, infinito – del video, trovano la propria terza dimensione, emotiva ma anche spaziale, nella musica, più che di accompagnamento, di contrappunto.

La mostra, curata da Anna Maria Monteverdi, continua con una serie di fotografie stampate in formato site-specific per gli spazi che la accolgono.

I volti e gli ambienti scorrono sulle pareti riconsegnandoci, aldilà di un milieu preciso, un’atmosfera, un crogiuolo di emozioni e ricordi, che ha composto l’amalgama dal quale è nato e in cui si è formato, come uomo e come artista, Lepage – lo stesso che ha portato in scena anche in Italia, nel 2015, con 887.

La bellezza, l’introspezione, la vita rarefatta di mondi separati dal freddo, dal silenzio, da una incomprensione profonda eppure circonfusi da un medesimo alone affettivo.

Fuoco e ghiaccio, scrivevamo all’inizio. Laddove là fuori il sole arroventa una fuggevole estate, ha senso fermarsi, cristallizzare il proprio tempo vitale, su una lancetta sospesa.

La mostra continua:
Castello Pasquini
Festival Inequilibrio
Castiglioncello (LI)
fino a domenica 7 luglio
orari: tutti i giorni, dalle ore 11.00 alle 23.00

a cura di Anna Maria Monteverdi
foto Marzio Villa
video docart Lino Strangis
musica Virginie Bujold-Paré

Foto di Antonio Ficai