La sacralità ortodossa si mostra agli Uffizi

Quest’anno, nella XIV edizione del ciclo I mai visti degli Uffizi, sono esposte le 81 icone russe che vanno a formare la più antica collezione di immagini sacre russe esistente al di fuori del mondo ortodosso.

L’esposizione, curata da Daniela Parenti, Valentina Conticelli e Vincenzo Gobbo, si suddivide in tre sezioni tematiche, che hanno per tema Cristo, la Madre di Dio e i diversi santi che animano il Credo ortodosso.

L’architettura della mostra è semplice, ma mirabile, erede di una razionalità di stampo rinascimentale. Ogni sezione ospita immagini simili, rigidamente codificate, e questa divisione triadica consente di padroneggiare con maggiore semplicità una materia ostica, alla quale ci si avvicina da profani.

La maggior parte delle icone, «caratterizzate da una discreta qualità nella resa iconografica», è databile alla prima metà del XVIII secolo, ma si ignorano gli eventi che hanno portato la raccolta a Firenze. «Da qualche mese – fa notare Antonio Natali – è tornata agli Uffizi, dalla Galleria dell’Accademia, la collezione di icone che intorno al 1782 era stata esposta da Luigi Lanzi e Giuseppe Pelli Bencivenni nel Gabinetto di pitture antiche. L’esposizione riguarda un settore del patrimonio degli Uffizi mai visto dai visitatori, ai quali sarà dato agio di conoscere una cultura antica e nuova: se l’artista occidentale nei secoli trascorsi figurava storie bibliche e vicende di santi per divulgare dagli altari i fondamenti della fede, il pittore di icone crea un manufatto che è un veicolo per il trascendente, un tramite concreto fra l’uomo e il divino».

È la prima volta che viene data al pubblico fiorentino la possibilità di godere di una collezione così estesa di icone, per godere delle quali si era obbligati a ricorrere all’Andrej Rublev di Tarkovskij (il film sul celebre pittore di icone russe del XV secolo). Un bel modo per incuriosire e misurarsi con una religione poco conosciuta, ma – come dimostra questo allestimento, di altissimo livello culturale e simbolico.

Una mostra di estremo fascino – va ricordato, a ingresso libero – nata grazie al contribuito degli oltre settemila soci dell’Associazione Amici degli Uffizi e dell’Ente Cassa di Risparmio, e della Fondiaria-Sai.

E che, a conferma della sua natura popular, sta offrendo a partire dal 7 gennaio (mercoledì, ore 14.30 e 15.45, e giovedì, ore 10.15 e 11.30) visite guidate gratuite (a partire dal 7 Gennaio 2015 di ) e laboratori didattici su prenotazione.

Assolutamente da non perdere.

La mostra continua:
Galleria degli Uffizi

Firenze, Sala delle Reali Poste
20 dicembre 2014 – 1 febbraio 2015
da martedì a domenica, ore 10.00 – 17.00
ad ingresso libero

La collezione delle icone russe a Firenze
curata da Daniela Parenti, Valentina Conticelli e Vincenzo Gobbo