La vitalità dell’arte

All’interno del complesso museale della Pilotta, si moltiplicano le occasioni per una scoperta della bellezza senza tempo.

Dal Museo Archeologico al Teatro Farnese fino alla Galleria Nazionale, scenograficamente in dialogo con le architetture antiche e contemporanee – che potremmo definire metateatrali nell’esibizione dei tubolari e delle passerelle sospese simili a ponteggi, esteticamente e simbolicamente a rimandare al work in progress che è l’arte nel suo farsi, ma anche alla messinscena del potere di cui il Teatro Farnese è stato fulcro – la Pilotta è il centro della vita culturale di Parma. Eppure valorizzare il patrimonio artistico diventa sempre più difficile nell’attuale temperie socio-politica. Creare, quindi, piccoli/grandi eventi per sollecitare la curiosità del pubblico è ormai una necessità che può farsi autentica virtù.

In questi giorni, alla Pilotta, accanto a capolavori quali La Madonna della Scodella del Correggio o La Schiava Turca del Parmigianino, due esposizioni temporanee si affiancano alla messinscena site-specific de La Vida es Sueño di Lenz Fondazione. In primis, fino al 12 agosto, un focus su La Scapiliata (o Testa di fanciulla, tavola, 1508 circa), piccola opera di Leonardo da Vinci di una delicatezza squisita alla quale si affiancano lavori che, per ascendenza o discendenza, riprendono il tema di una bellezza muliebre che mostra un senso di libertà originato dalla sicurezza della gioventù che, per quanto fuggevole, è indice di pienezza e godimento – e forse non a caso, Il Trionfo di Bacco e Arianna del Magnifico era del 1490 e, in un secolo di grande insicurezza politica e flagellato altresì dalla peste, il richiamo al carpe diem, laddove “di doman non c’è certezza”, appare più che mai condivisibile.

Il secondo focus è dedicato a Falais di Petit Ailly à Varengeville di Monet (datato 1882 ma attribuito a un periodo più tardo – 1896/7), quadro attualmente in deposito giudiziario presso il complesso museale, mentre si decidono le sorti dei beni da liquidarsi a causa del crack Tanzi. L’esposizione straordinaria del dipinto assume diversi valori sia simbolici che pratici. Mentre attira l’attenzione della società civile sull’importanza di mantenere all’interno di un’istituzione pubblica e, possibilmente in Italia, l’opera di un autore che manca dal nostro panorama museale; si dimostra anello interessante tra tendenze artistiche coeve e posteriori allo stesso Monet. Sicuramente condivisibile l’attribuzione a un periodo più tardivo per il clima in certo senso cupo del dipinto, lo stesso è riallacciabile sia a una trattazione dei volumi pre-cubista, ossia cezanniana, sia a una stilizzazione e geometrizzazione delle forme di matrice non figurativista. Anello, quindi, di grande valore per lo studioso ma anche per una Galleria, come quella della Pilotta, che pone il dialogo tra passato e presente al centro della sua mission.

Le mostre continuano:
Complesso Monumentale della Pilotta
Galleria Nazionale
piazza della Pilotta, 3 – Parma

La fortuna della Scapiliata di Leonardo da Vinci 
fino a lunedì 12 agosto
orari: da martedì a sabato, alle ore 10.00 alle 18.00, domenica dalle ore 13.00 alle 19.00

Un Monet in Pilotta
fino a mercoledì 28 agosto
orari: da martedì a sabato, dalle ore 8.30 alle 19.00, domenica dalle ore 13.00 alle 19.00