Dove conta la relazione tra gli elementi più che l’elemento in sé

Presso la Galleria Continua di San Gimignano, fino a domenica 7 maggio, prosegue la doppia esposizione del giovane artista bulgaro Rudi Ninov – con la sua prima personale, intitolata Writing Paintings – e della coppia Ornaghi & Prestinari, che tornano a San Gimignano con le installazioni di Sbilenco.

Partiamo da Rudi Ninov, giovane pittore e scultore bulgaro, residente da qualche anno in Germania. Durante l’incontro svoltosi a Continua il 1° aprile, l’artista ci ha tenuto a sottolineare che la mostra di San Gimignano gli permette, per la prima volta, di mettere in pratica le teorie del montaggio cinematografico di Eisenstein. I suoi pezzi unici sono ricomposti, infatti, come frame di una pellicola, in sequenze che, come tali, assumono significato: proprio l’affiancamento delle opere dovrebbe dare senso al suo tentativo di esprimersi – sebbene senza parole – e di comunicare con i visitatori.

Le sue “composizioni”, oltre che per la ricerca di una lingua fatta di segni non immediatamente riconducibili a un linguaggio decodificato, si notano anche per la vivacità dei colori anche se le figurazioni vagamente floreali, più delicate ed eteree, sono quelle che ci paiono più suggestive, musicali, vagamente impressioniste. Spicca, inoltre, anche a livello coloristico la scultura che campeggia solitaria ai piedi dello scalone (Untitled, 2019), in ceramica, esempio di una fusione tra uomo e materia risolta felicemente.

Le opere di Ninov sono di difficile definizione: aperte a essere interpretate eppure ermetiche nel loro aspetto non finito, che suggerisce infinite chiavi di lettura ma pone continuamente dubbi. Vi si leggono i rimandi alle strisce dei fumetti, alle forme/ombre dei personaggi dell’immaginario dei cartoon dell’epoca disneyana (il padre di Topolino è, non a caso, tra le fonti di ispirazione citate da Ninov nell’incontro con il pubblico), ma anche le suggestioni impressionistiche di una certa pittura di fine Ottocento che traduceva i riflessi della luce – come la poesia coeva sperimentava coi suoni – in assonanze e dissonanze musicali e, allo stesso tempo, emozionali. L’idea complessiva che emerge, al termine del percorso tra sculture, elementi modulari e quadri, è di un lavoro in progress. Quasi un contenitore di cose in divenire, di rapporto critico con i colori e i loro accostamenti, di instabilità delle forme che cercano di travalicare il senso compiuto.

In mostra anche la coppia Ornaghi & Prestinari, che ritorna a Continua con Sbilenco, una serie di opere e l’installazione decisamente suggestiva che campeggia al centro del teatro – che costituisce il cuore della sede di Galleria Continua a San Gimignano.

La coppia ha affermato, sempre durante l’incontro con i visitatori che si è tenuto il 1° aprile, di avere “messo in scena” il proprio rapporto con il mondo. Campeggia, al centro dell’ex platea (Continua è ospite di quello che un tempo era un cinema), una specie di lunghissimo fratino che, con un movimento rotativo impresso dagli artisti/designer allo scopo di modificare il rapporto spaziale tra visitatore/osservatore e opera/oggetto dell’osservazione, crea una diagonale obliqua che problematizza lo spazio in sé. Da qui, la scelta espositiva che divide nel momento stesso in cui congiunge.

Un letto e una casa (dove, sulla diagonale, giacciono elementi che rimandano a stanze e momenti di vita di coppia, come le chiavi all’ingresso o i calici di cristallo di una cena che attende) che presentano piccoli elementi disturbanti a suggerire un rapporto disfunzionale. La scelta di Gli amori difficili di Calvino posato accanto al letto, i calici non finiti e quindi inutilizzabili, la ciotola portachiavi rotta: il letto pare l’unico elemento di incontro ma non di contatto con l’alta parete a separare i cuscini (e gli amanti, forse meno amati).

Un arco di trionfo trasformato in giocattolo campeggia sul palco: l’infanzia perduta o un figlio che non arriverà? Come con Ninov, più che l’oggetto artistico in sé, è la relazione tra i vari elementi a dare senso a questa esposizione di Ornaghi & Prestinari, in cui si apprezza altresì l’uso sobrio del colore che, invece, di esaltare, prosciuga e rende ancora più essenziali materiali e forme. Quel “sabotaggio” creativo che modifica il senso degli elementi, che perturba lo sguardo del visitatore – come dichiarato dai medesimi artisti.

Alla base del lavoro dei designer/artisti la matematica che, come la musica per Ninov, crea una composizione secondo regole proprie che creano una musicalità intrinseca. L’oggetto perde la sua funzione nella realtà quotidiana e si “traveste”, si mimetizza modificando la propria natura fino a sublimare in un senso compiuto altro, e per questo artistico, la nostra normalità: objets trouvés che pare siano stati raccolti sulla riva del mare da qualche pescatore dell’anima.

Nella foto: Rudi Ninov – Untitled (pass the Jinn) 2019, ceramica, 147 x 69 x 48 cm. Foto di: Ela Bialkowska, OKNO Studio

Le esposizioni continuano:
Galleria Continua
via del Castello, 11 – San Gimignano (SI)
fino a domenica 7 maggio 2023
orario: tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00

Rudi Ninov presenta:
Writing Paintings

Ornaghi & Prestinari presentano:
Sbilenco