In equilibrio

L’installazione dell’artista avvolge il Casale dei Cedrati, in un progetto a cura di Lori Adragna.

Nelle sale espositive del Casale dei Cedrati un augurio al futuro dello spazio e una riflessione sull’equilibrio e la sospensione: il 21 gennaio ha inaugurato La linea orizzontale di Sonia Andresano.

La mostra, curata dalla critica d’arte contemporanea Lori Adragna, è la seconda del ciclo Project Room, che ha avuto inizio a novembre 2023 con Simone Cametti e che prevede un calendario di rassegne site-specific. Il progetto si inserisce in una riqualificazione e valorizzazione del sito, recentemente aperto al pubblico dopo una chiusura di 7 anni, e che si pone l’obiettivo di donare una nuova vivibilità allo spazio in relazione all’area circostante di Villa Pamphilj. È proprio con la natura che racchiude l’edificio che si relaziona Sonia Andresano per La linea orizzontale. L’installazione vuole essere il racconto di un tragitto, con tutti i suoi rischi, come la possibilità di caduta: una performer cammina su un elastico in tensione, mosso dal vento, ed in equilibrio precario.


Su due schermi posti ad angolo vengono proiettati video che rappresentano situazioni
diverse: nel primo è visibile solo un dettaglio dell’elastico che vibra per il vento, mentre nel
secondo si aggiunge la performer, causando ulteriori movimenti della linea con il peso del
proprio corpo. Tuttavia, l’artista fa una scelta ben precisa: quella di non mostrare in maniera esplicita il cammino e l’intero frame della ripresa, ma di ritagliarne un dettaglio,
ponendo l’elastico e i piedi della performer nella parte superiore dello schermo e mettendo
a fuoco l’erba sottostante.
Se da una parte questa decisione elimina ogni didascalismo e ridondanza e permette allo
spettatore una maggiore identificazione con il percorso della performer, dall’altra introduce
una riflessione sulla caduta come momento simbolico all’interno di un processo: la linea è
protagonista, ma con lei anche la mancanza di stabilità e di equilibrio che la porterebbero a toccare il terreno, che occupa maggior parte dell’inquadratura. E in questa consapevolezza e rilettura del fallimento, e della sua importanza – talvolta propedeutica – all’interno di un percorso, si può vedere una coerenza tematica con opere precedenti dell’artista, come Ritenta, sarai più fortunata (2021), video-scultura dove un’artista tenta di
fare la verticale sullo schienale di un divano all’interno dell’ex teatro abbandonato del
Citylab; Barcode (2020), video-installazione che riflette sul tema del limite e della barriera; Veicolo Cieco (2020), scultura in resina semi-trasparente che gioca sul tema della visibilità. Cambiano le forme di rappresentazione, ma il tema del superamento di un ostacolo e del suo attraversamento grazie alla propria tenacia e resistenza abbraccia la
poetica di Sonia, diventandone la linea guida.

I video de La linea orizzontale sono accompagnati da un’installazione sonora prodotta
dall’artista che riprende la vibrazione dell’elastico mosso dal vento. L’allestimento prevede
dei frame dai video della performance, e un elastico che accompagna l’intero perimetro
della sala, guidando lo spettatore attraverso il percorso e sottolineando il legame tra
l’opera, lo spazio, e la natura circostante – riprendendo in maniera formale l’estetica di
lavori precedenti, come Follow me (2019).
La risorsa di un’artista come Sonia Andresano è nell’autenticità delle esperienze che vive
e racconta con il suo lavoro, che parla di spinte e tensioni, che è vivo, vero, e per questo
riesce a toccare e rendere partecipe chiunque vi si rapporti.

La mostra continua
Casale dei Cedrati
Via Aurelia Antica, 219, 00164 Roma RM

Sonia Andresano
La linea orizzontale
A cura di Lori Adragna
21 gennaio – 3 marzo 2024