Il ritorno dei “robottoni”

jpopChi non conosce, anche solo per averlo sentito nominare, Mazinga Z, anime cult in Italia fin dalla sua prima apparizione sugli schermi nei primi anni ‘80?

Per tutti i nostalgici e i curiosi l’editore milanese J-Pop, all’interno della collana Go Nagai Collection, ha intrapreso la ristampa cronologica dell’edizione definitiva di tutte le saghe legate all’universo dei “robottoni” create dal genio di Go Nagai, talentuoso autore nipponico allievo di Shotaro Ishinomori, del quale ci siamo già occupati in un’altra recensione (vedi Devilman).
Ma facciamo un passo indietro. Mazinger Z, questo il titolo originale dell’opera, ripreso da J-Pop per la propria edizione, impreziosita da materiale finora inedito e da una nuova traduzione, esordisce sulle pagine della rivista Shonen Jump dell’editore Kodansha nel biennio ’72 – ’73. Successivamente raccolto in cinque tankobon -gli albi giapponesi – costituisce una pietra miliare del genere mecha ed è il capostipite di una vera e propria saga trasposta fin da subito per il piccolo schermo, da noi è giunta con una decina d’anni di ritardo.
Questo manga, ideato e sceneggiato da Go Nagai e illustrato da Gosaku Ota, narra le eroiche gesta di Koji Kabuto, un adolescente che si ritrova giocoforza a dover salvare la terra dalle mira di conquista del Dottor Hell e del barone Ashura, combattendo all’interno di Mazinger Z, colossale robot creato da Juzo Kabuto, il nonno di Koji. Z è una lega speciale e indistruttibile scoperta da Juzo il quale, però, è caduto vittima del Dottor Hell e non ha fatto in tempo a creare altri super robot. Il terribile dottore cerca di conquistare il mondo sfruttando le gigantesche bestie meccaniche dei Micenei, l’antico popolo greco che ancora esiste nell’ombra ed è deciso a tornare e dominare la terra. Koji non è però solo: ad aiutarlo nelle sue imprese c’è la giovane Sayaka Yumi, pilota del robot Aphrodai A.
Questa serie si fa apprezzare per i disegni, squisitamente vintage, e per aver influenzato generazioni di lettori e futuri autori introducendo alcuni elementi narrativi poi diventati veri e propri topoi ricorrenti, quali il pilota che si introduce all’interno del robot per comandarlo – in seguito il pilota giungerà a instaurare una sorta di legame empatico con il suo robot fino a provare egli stesso dolore per i colpi ricevuti – le parti scomponibili e ricomponibili dei robot oltre ad una serie di mosse ed armi diventate leggenda. Altri elementi che rendono unica questa serie sono la contrapposizione tra antico e moderno, gli scontri generazionali e il ruolo fondamentalmente neutro della scienza, ma declinabile in negativo o positivo in base all’utilizzo che ne fa l’uomo, temi molto cari a Nagai e sviluppati anche in altre sue opere.
Consigliato a tutti i fan di Nagai e agli amanti della fantascienza.

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Mazinger Z
di Go Nagai e Gosaku Ota
traduzione: Marco Franca
lettering: Antonio Perra
editing: Valerio Manenti
collana: Go Nagai collection
formato: 12×17, brossurato con sovraccoperta
pagine: 248, b/n
prezzo: 7,50 €
disponibile con variant cover
editore: J-POP – www.j-pop.it